Costruito nel XVIII secolo da Mehmet Pascià Bushati, circa
6 chilometri a nord della città, il Ponte Mesi è una
bellissima opera architettonica che si allunga, con magnifici archi
in pietra, sopra il corso del fiume Kiri. Il ponte
collega la città di Scutari con le zone alpine e con le rovine
del castello medievale di Drisht.
Purtroppo, sebbene si trovi a pochi chilometri dalla città, le pessime
condizioni della strada che vi conduce non permettono di raggiungerlo facilmente.
Per un’escursione fino al Ponte di Mesi si deve quindi calcolare almeno
un’ora e possibilmente l’uso di un fuoristrada.
Così Antonio Baldacci nei suoi Itinerari albanesi alla fine
del XIX secolo:
Fuori di Scutari […] traversiamo il letto abbandonato del Kiri,
di questo fiume che è padrone assoluto dello Stoj e di Scutari,
causando inenarrabili danni con le sue piene, ed entriamo nella Fuscia
Stoj, che percorriamo per un tratto, fra Golemi e Dragoci, seguendo
la pista del giorno 13. Sotto Bocsi troviamo il letto perenne
del fiume che in questo punto è perfettamente identico ai fiumi
montenegrini lungo il loro corso nella pianura della Zeta; […]sicché l’acqua
si raccoglie tutta in un letto strettissimo e profondo che pare un
canale. L'acqua del Kiri è ricca di trote, come quella dello
Zem ed in generale di tutti i fiumi di queste parti, e sarebbe di
molto vantaggio coltivarle. Ma nessuno ha tempo da perdere neppure
per pescarle per consumo di casa. Traversiamo il fiume sull'antico
ponte in pietra (63 metri) tra Muselimi e Mesi: il paesaggio è molto
bello dentro la stretta valle del Kiri, fresca e verde, col Maranaj
di faccia, svelto, diritto e dominatore.