“Zadrima e Bregu i Bunës, a monte dei rilievi calcarei, sono in complesso
fertili e ben coltivate; le piogge sono piuttosto sovrabbondanti ed
insistenti per lunghi mesi, riuscendo non di rado dannose all'agricoltura.
A Scutari la piovosità media annuale e di oltre 1400 mm., e per ben
7 mesi di seguito all'anno la piovosità mensile supera 100 mm. (con
massimo di 209 mm. nell'ottobre). Dietro i dossi calcarei ravvicinati
alla costa l'influenza del mare si fa meno sentire che nelle altre
pianure costiere dell'Albania, e particolarmente è qui più freddo l'inverno
(Scutari ha una media del gennaio di soli 4,4°, contro 10,3° di Durazzo
e una escursione annua di circa 21,1°, forte rispetto ai 15,1° di
Durazzo). La pianura è bella in aprile-maggio e in settembre-ottobre,
quando è tutta verde di campi e di prati, sparsi di salici, di pioppi
e di casette, non raramente in muratura ed a due piani, accanto alle
quali fanno curiosa mostra le capannelle cilindriche per la conservazione
del granturco. Tuttavia l'area coltivata è ancora solo una parte non
grande di quella coltivabile. Sembra che questa pianura fosse più prospera
e popolata nel medioevo, e della decadenza sarebbero responsabili le
invasioni, le razzie dei Mirditi, le alluvioni dei fiumi.
La coltura fondamentale della pianura è quella del granturco, la cui
produzione è almeno 10 volte superiore alla produzione del frumento,
e si può ragguagliare a circa 130.000 q. all'anno, pur esclusa la Bregumatia.
I prati da fieno hanno qui diffusione un po' maggiore che nella rimanente
Albania, e nella parte settentrionale della Zadrima non sono del tutto
trascurate nemmeno le leguminose da foraggio. Il tabacco è specialmente
coltivato nella piana alla sinistra del Drin. L'olivo è raro nella
pianura, mentre è diffuso sulle prime pendici collinari che la delimitano,
specialmente nella regione di Alessio; la vite, invece, è abbastanza
frequente nella stessa pianura.
La popolazione delle pianure settentrionali albanesi è prevalentemente
cattolica. La sottoprefettura di Alessio conta ben l'85 % di cattolici.
Verso Scutari i musulmani sono proporzionalmente più numerosi. La densità
della popolazione, minima nella zona forestale della Bregumatia e in
tutta la zona deltizia, è alta nella Zadrima. avvicinandosi anche a
100 ab. per kmq. Va però osservato che una parte della popolazione,
in ispecie nella zona costiera, è fluttuante; come nella Bregumatia,
anche più a nord scendono all'inizio del periodo invernale le genti
della montagna albanese, a farvi pascolare i greggi e a coltivare
campicelli di mais. Nella Zadrima e sui dossoni calcarei del Mali
Kakarriqit e del Mali Rençit queste genti seminomadi appartengono sopra
tutto alla tribù degli Shkreli. A partire dalla metà del secolo scorso
una parte si è anche stabilita in permanenza.
Poiché la forma d'insediamento è il casolare isolato e il piccolo villaggio
a case diffuse, la regione possiede un sol centro di qualche importanza:
Alessio, situato a specchio del Drin là dove si apre, lungo il fiume,
l'angusta comunicazione fra Bregumatia e Zadrima, a 5 o 6 km. dal mare.”